sabato 2 novembre 2013


Comunicato della Nie
Nuova Iniziativa Editoriale Spa ha deciso di affidare l’incarico di Direttore Responsabile de l’Unità a Luca Landò, da tempo vice direttore del quotidiano e direttore di unita.it.
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A Luca Landò l’Editore formula i migliori auguri di buon lavoro e di successo nell’impresa di radicare maggiormente il quotidiano e di rafforzare il sito on line, aprendo la stagione del sistema integrato de l’Unità.

dal sito de l’Unità on line qui
DALLA STAMPA DI SABATO 19 OTTOBRE 2013:
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Il Fatto 19.10.12
Matteo Fago Il nuovo socio e la psicanalisi
L’Unità cambierà il mondo, con l’aiuto di Fagioli
di Chiara Paolin
 
Da ieri il direttore dell’Unità è Luca Landò, già responsabile del sito internet. L’incarico è stato deciso dal nuovo socio di maggioranza, Matteo Fago, manager fiorito sul web (ha inventato e poi ceduto agli americani il sito turistico Venere.it ) e passato all’editoria.
La promozione di Landò è solo di passaggio?
No, l’ho scelto perché conosce l’online. Lì investiremo di più, come tutti i giornali.
L’Unità ha debiti per 30 milioni di euro e collaboratori non pagati da maggio scorso (sui compensi di un anno fa). Lei pensa agli investimenti?
I debiti vanno saldati, c’è già un piano di rientro. Ma bisogna rilanciare la testata pensando a un modello completamente diverso.
Quale?
Più tecnologia. Soprattutto guardare le cose da un altro punto di vista. L’Unità sarà il giornale della gente di sinistra che parla al Pd, non il bollettino del partito.
Altri guai per il Pd in vista.
Anzi. É un aiuto. É il ritorno a Gramsci, che voleva uno strumento di confronto per gli operai e i contadini. Per i lavoratori. Togliatti nel dopoguerra cambiò natura al progetto, dedicandolo al partito.
Ambizioso mirare a Gramsci. Landò ce la farà?
É la persona che ho scelto. Claudio Sardo, che gli lascia il posto, non era il più adatto a guidare la transizione.
Transizione sa di psicologia. Lei edita con L’Asino d’oro testi di psicologia, psichiatria, psicoterapia. Competenza utile nel manicomio della politica italiana.
Si può dire così. In realtà la situazione è più complessa.
Spieghi.
Da quando è nata mia figlia mi sono sentito in obbligo di fare qualcosa per il mondo in cui vivrà, da grande.
L’Unità cambierà il mondo?
Sembra velleitario, me ne rendo conto. Però quel che serve oggi è rimettere l’individuo nella condizione di realizzare pienamente se stesso. La politica deve riprendere il controllo sull’economia costruendo una cultura sociale condivisa.
Di sicuro le piace Obama.
Mi piace.
Chi è l’Obama del Pd? Renzi?
Non posso sbilanciarmi, l’Unità sarà lo spazio dove tutti i leader della sinistra potranno esporre i loro programmi. Rispondendo anche alle domande scomode.
Tutti uguali?
Ci sarà spazio per tutti, e per tutte le notizie. Incluse quelle della cronaca giudiziaria, se arrivano, ma con l’obiettivo primario di costringere a una riflessione i leader del partito.
Vuol mettere in analisi il Pd? L’aiuterà il suo amico Fagioli?
Massimo Fagioli è uno psicoanalista di qualità straordinarie. Uno dei tanti talenti italiani che si tende a disprezzare solo perché nati qui.
Lei è di parte: è il suo editore.
Fagioli dovrebbe essere studiato meglio dagli italiani. Da 50 anni fa un lavoro bellissimo, spiega come l’essere umano possa trovare e realizzare se stesso.
Che pensa del suo socio Maurizio Mian? Soggetto interessante: intesta fondi milionari a un cane e ammette di aver scudato soldi esteri per acquisire l’Unità.
Spero accetti la ricapitalizzazione. Lavoreremo bene insieme. Quanto ai soldi, li ha tirati fuori in un momento assai delicato.
Ora rischia lei.
Speriamo vada tutto bene.









l'Unità 19.10.13
L’editoriale
Vent’anni dopo: l’Italia che vuole cambiare
Per raddrizzare il Paese non bastano «le menti migliori della nostra generazione»: ci vuole il contributo di tutti
L’Unità si occuperà sempre di difendere e proteggere i diritti civili riconosciuti e quelli ancora da conquistare
Dobbiamo ricominciare a parlare dell’Italia e degli italiani. E proporre e imporre altri temi e altre priorità
di Luca Landò
su spogli alla data del 19.10
REPRINT:



«Quando comparve su Segnalazioni la foto di Gramsci, la nuvoletta bianca mi sussurrò “vedi che sono tornata!” Chinai la testa per la vergogna di aver dimenticato. Lo conobbi dopo la guerra e mi apparve subito come l’eroe solitario che esprimeva la sua identità scrivendo in prigione, la filosofia della prassi. Non poteva nominare comunismo».
Left Trasformazione 30.6.12
Nubi piccole e bianche
di Massimo Fagioli
qui


Nel 1924, l'anno in cui fondò l'Unità, Antonio Gramsci scriveva: «Il Vaticano è senza dubbio la più vasta e potente organizzazione privata che  sia mai esistita... la più grande forza reazionaria esistente in Italia, forza tanto più temibile in quanto insidiosa e inafferrabile... Il Vaticano è un nemico internazionale del proletariato rivoluzionario. È evidente che il proletariato italiano dovrà risolvere in gran parte con mezzi propri il problema del papato, ma è egualmente evidente che  non vi arriverà da solo, senza il concorso efficace del proletariato internazionale...» (su La Correspondance Internationale, nel 1924, qui)

E, in quello stesso anno, scrisse anche:
«Mia carissima
(...) per molto tempo i miei rapporti con gli altri furono un qualche cosa di enormemente complicato, una moltiplicazione o una divisione per sette di ogni sentimento reale, per evitare che gli altri intendessero ciò che io sentivo realmente. Che cosa mi ha salvato dal diventare  completamente un cencio inamidato? L'istinto della ribellione, che da bambino era contro i ricchi, perché non potevo andare a studiare (...). Esso si allargò per tutti i ricchi che opprimevano i contadini della Sardegna (...) Poi ho conosciuto la classe operaia di una città industriale e ho capito ciò che realmente significavano le cose di Marx che avevo letto prima per curiosità intellettuale. Mi sono appassionato così alla vita, per la lotta, per la classe operaia. Ma quante volte mi sono domandato se legarsi a una massa era possibile quando non si era mai voluto bene a nessuno, neppure ai propri parenti, se era possibile amare una collettività se non si era amato profondamente delle singole creature umane. Non avrebbe ciò avuto un riflesso sulla mia vita militante, non avrebbe ciò isterilito e ridotto a un puro fatto intellettuale, a un puro calcolo matematico la mia qualità di rivoluzionario? Ho pensato molto a tutto ciò e ci ho ripensato in questi giorni, perché ho molto pensato a te, che sei entrata nella mia vita e mi hai dato l'amore e mi hai dato ciò che mi era sempre mancato e mi faceva spesso cattivo e torbido..»
Dalla lettera di Antonio Gramsci a  Giulia Schucht, Vienna, 6 marzo 1924 (Antonio Gramsci, Cara Compagna , Lettere amorose a Giulia Schucht, Kaos Edizioni, Milano, 2012)
si ringrazia Leda Di Paolo

1939, il Patto Molotov-Ribbentrop
Il Patto Molotov-Ribbentrop fu un trattato di non aggressione fra la Germania Nazista e l'Unione Sovietica. Venne firmato a Mosca, il 23 agosto 1939, dal Ministro degli Esteri sovietico Vjačeslav Molotov e dal Ministro degli Esteri tedesco Joachim von Ribbentrop
una scheda qui






«Togliatti, l’allievo, a Mosca, di Stalin, e il suo agente, in Spagna prima e in Italia poi, con la svolta di Salerno si allea anche con la Democrazia Cristiana appena formatasi, abbandonando, con la pregiudiziale repubblicana, anche la pregiudiziale anticattolica, fino ad arrivare a votare a guerra finita il Concordato con la Chiesa, a cui si opposero invece - purtroppo inutilmente - i socialisti e i liberali»



FRA IL 1940 E IL 1947 lL"PARTITO NUOVO DI TOGLIATTI": LA SVOLTA DI SALERNO E IL VOTO DEI COMUNISTI A FAVORE DEL CONCORDATO CON LA CHIESA CATTOLICA:
Rivista on line di storia e informazione
Stalin e la chiesa ortodossa durante la seconda guerra mondiale
La pacificazione bellica
di Stefano De Luca
Tempo presente, Vol. IX, n. 1, gennaio 1964
Togliatti in Spagna
di Gino Bianco

qui
segnalazione di Giovanni Senatore
Cronologia.it
Togliatti, la "svolta di Salerno” e la struttura del “partito nuovo”
di Giancarlo Portas
qui
Resistenze.org
La svolta di Salerno
di Pietro Secchia
qui
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La svolta di Salerno
qui
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Corriere della Sera 17.9.94
Documenti provenienti dall’Urss provano che Palmiro Togliatti ebbe disposizioni dirette dal capo del Pcus
Salerno 1944. la svolta di Stalin
di Dino Messina
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l’Espresso 20.3.97
Articolo 7 della Costituzione: il voltafaccia di Togliatti
Colloquio con Vittorio Foa di Sandro Magister
qui
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l'Espresso, 20.3.97
Resa al Vaticano
di Sandro Magister
nella stessa pagina, qui
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Il Ponte, anno III, n. 4, aprile 1947
Art. 7: Storia quasi segreta di una discussione e di un voto
Note di un protagonista laico sulla discussione tenuta in sede di Assemblea costituente in merito al Concordato, e sul voto con il quale nel 1947 cattolici e comunisti, a grande maggioranza, approvano l'art. 7 della Costituzione
di Piero Calamandrei
nella stessa pagina, qui
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Repubblica 10.6.10
Quando De Gasperi criticava il Concordato
di Piergiorgio Odifreddi
qui segnalazione di Giacomo Mutti
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l’Occidentale 2.8.09
Affinità e divergenze tra il compagno Togliatti e il cattolico De Gasperi
di Curzio Malaparte
qui
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Fondazione Istituto Gramsci
Togliatti e la storia d’Italia
Questione cattolica e questione vaticana prima e dopo il fascismo
la terza sezione del documento disponibile qui
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LEGGI ANCHE "LA LETTERA DI BERLINGUER A MONS. BETTAZZI. 
storia dei rapporti tra socialismo e cattolicesimo in Italia", pubblicato da homolaicus qui

(Nell'immagine qui sopra a sinistra: il manifesto "Il Partito comunista non è ateo - Votate il Partito comunista italiano, votate per la Repubblica / [committente Partito comunista italiano]. - [Roma? : s.n., 1946]. - 1 manifesto : b.n. ; [70x100 cm.]. qui)


TUTTI I MATERIALI DEL DIBATTITO-SCONTRO A PROPOSITO DELLA TESI DELL'OCCULTAMENTO TOGLIATTIANO DI UN QUADERNO MANCANTE DI ANTONIO GRAMSCI, FATTO CHE ANDREBBE AD AGGIUNGERSI ALLA TESI DELLE PESANTI RESPONSABILITÀ DI PALMIRO TOGLIATTI NELLA PRIGIONIA STESSA DI GRAMSCI, E DEL RUOLO NELLA VICENDA E NEL CONFRONTO ATTUALE DEI COSÌ DETTI "MARXISTI RATZINGERIANI" DEL CRS APPARSI NEL CORSO DELLO SCORSO ANNO SONO DISPONIBILI SU QUESTE PAGINE













molti dei materiali pubblicati qui sopra sono tratti da "Segnalazioni" del 31 maggio 2013, disponibile qui

CITATI:





























SULL'UNITÀ DI MERCOLEDI 23 OTTOBRE, È UNA RISPOSTA AL CDR?
si ringrazia Francesco Maiorano

























l’Espresso 20.3.97
Articolo 7 della Costituzione: il voltafaccia di Togliatti
Colloquio con Vittorio Foa di Sandro Magister
qui
SUL CORRIERE DELLA SERA
DI MARTEDI 22 OTTOBRE:
DISPONIBILE ANCHE QUI, NELL'ARCHIVIO STAMPA 
DELL'ASSOCIAZIONE CULTURALE AMORE E PSICHE

SUL FATTO QUOTIDIANO DI MERCOLEDI 23 OTTOBRE:
IN PRIMA PAGINA E A PAG. 5
DISPONIBILE INTEGRALMENTE QUI, NELL'ARCHIVIO STAMPA
DELL'ASSOCIAZIONE CULTURALE AMORE E PSICHE


MASSIMO FAGIOLI SUL CORRIERE DELLA SERA DI MARTEDI 22 OTTOBRE
VEDI QUI DI SEGUITO E QUI
MASSIMO FAGIOLI SUL FATTO QUOTIDIANO DI MERCOLEDI 23 OTTOBRE
VEDI QUI DI SEGUITO E QUI
CHIARA PAOLIN HA INTERVISTATO MATTEO FAGO
SU IL FATTO QUOTIDIANO DI SABATO 19
TROVI L'INTERVISTA QUI
UNA RETTIFICA DEL 24 OTTOBRE DI MATTEO FAGO
A UN ARTICOLO APPARSO SU "IL GIORNALE" IN DATA 21.10
È DISPONIBILE QUI 
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UNA RETTIFICA DEL 24 OTTOBRE DI FABRIZIO MELI
AMMINISTRATORE DELEGATO DI NIE
A UN ARTICOLO APPARSO SU "AVVENIRE"
È DISPONIBILE QUI